sabato 19 settembre 2009

mercoledì 16 settembre 2009

Vorrei liberarti il Cuore



Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli,
ma non avessi l’amore, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.
E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta
la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le
montagne, ma non avessi l’amore, non sono nulla.
E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo
per esser bruciato, ma non avessi l’amore, niente mi giova.
L’amore è paziente, è benigno l’amore;
non è invidioso l’amore, non si vanta, non si gonfia,
non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell`ingiustizia, ma si compiace della verità.
Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.
L’amore non avrà mai fine.
Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza
svanirà. La nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra
profezia.
Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà.
Quand`ero bambino, parlavo da bambino,
pensavo da bambino, ragionavo da bambino.
Ma, divenuto uomo, ciò che era da bambino l`ho abbandonato.
Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa;
ma allora vedremo a faccia a faccia.
Ora conosco in modo imperfetto,
ma allora conoscerò perfettamente, come anch`io sono conosciuto.
Queste dunque le tre cose che rimangono:
la fede, la speranza e l’amore;
ma di tutte più grande è l’amore"

lunedì 14 settembre 2009

L'Uomo Solare


È scritto infatti che Dio è luce, non la luce che vedono i nostri occhi, ma quella che vede il cuore, quando sente dire: è la Verità. (Sant'Agostino d'Ippona)


Nel tempo del sogno ho visto un uomo scendere dal Sole lungo un sentiero dorato.
Tutto nero, lo circondava una corona iridiscente mentre come un'eclissi avanzava oscurando la luce immobile dell'estate.
Si avvicinò lentamente come se avesse tutto il tempo eppure senza esitazioni né incertezze era il suo passo.
Giuntomi appresso vidi che aveva il volto fiero di un uomo e lo sguardo dolce di una donna.
Mi sorrise e con occhi d'amore cominciò il suo canto d'arcobaleno.
Il suo canto non aveva parole, il suo canto erano irraggiamenti che salivano dal suo petto di fuoco per uscire dalle nere profondità delle sue pupille come bagliori in mezzo al buio.
Con questa luce mi parlava, con l'amore mi scioglieva e mi cullava dentro notturne correnti marine.
Mi disse che era il futuro, il futuro che era sempre stato presente dentro al cuore dell'uomo.
Era il bocciolo nascosto nella notte, lavato dalle lacrime della rugiada e sbocciato al sorgere del sole.
Era la stella del mattino e della sera.
Era il Genio Solare che accoglie in sè l'abissale e oscura Totalità dalla quale era stato partorito.
Era il Vuoto che si muove nel mondo, vuoto di qualsiasi energia che non fosse Amore e Giustizia.
Era una Mente disciplinata, tagliente come ossidiana al servizio dei sogni dello Spirito, una Mente così vuota di sé che come una galleria perfetta di specchi rifletteva senza distorsioni la luce del Creatore diffondendola con spietata determinazione ovunque fosse stato dettato dalla Necessità.
Era un'Antenna Cosmica e il suo Corpo il ripetitore da cui emanavano e riverberavano delicatissime le onde d'amore di Dio.
Era così incorruttibile e puro che le ombre si scioglievano al suo passaggio pur affollandosi intorno avide della sua Luce
Era così Vuoto, così privo di volontà umana e così pieno di Verità indicibile che quando toccai tremante la sua pelle d'ebano il mio intero corpo e il tempo stesso si congelarono ed il mio piccolo io partecipò per un poco della sua stessa Natura.
Neanche il tempo per avere paura e mi rapì trasformandomi in un'Arca di Diamante. Un arca dalle infinite facce, che poteva viaggiare ovunque senza muoversi espandendosi istantaneamente attraverso le reti di informazioni e strutture dell'universo.
Vibravo con la velocità e l'atemporalità della Luce ed il mio corpo era infinito quanto il sognare. Ridevo nella perfezione e nella meraviglia della Cosa Una cavalcando i cieli del mio spirito dove ogni fantasia era verità e creazione, dove ogni gesto era musica e luce, dove ogni atomo era una stella e un infinito che custodivano universi dentro universi.
Come potrebbero le parole trattenere e riproporre quello che sono stato in quell'attimo se adesso sono così piccino e le orecchie di questo mondo così addormentate?
Infine, questo lo ricordo bene, venni portato nella Piramide del Sole dove le sempreverdi parole che tutto contengono sono scritte a grandi lettere nel granito eppure dalla moltitudini vengono ignorate.

Tutto è Perfetto, Tutto è Eterno, Tutto Vive, Tutto cambia pur rimanendo se stesso,Tutto è Amore.
Pertanto la Morte non esiste ed è soltanto trasformazione e cambiamento di stato.
Sentire altrimenti vuol dire essersi scollegati dal Flusso Incessabile della Verità ed essersi persi in un labirinto di ombre, vuol dire aver deciso di isolarsi e di negare la Totalità che noi Tutti siamo.
Il dono della scelta è stato ormai conosciuto e il frutto del Bene e del Male assaggiato nella sua interezza. A te, viaggiatore, decidere se nasconderti e negarti o partecipare all'Eternità dell'Albero della Vita, lasciando che la sua Linfa d'Amore ti pervada rendendoti perfetto e immortale.

All'improvviso venni risucchiato nel mio corpo e mi trovai inginocchiato e ansimante di fronte all'Uomo venuto dal Sole che mi guardava con occhi cangianti. Mi accolse con la dolcezza di un cerbiatto ma come mi ebbe sollevato il fuoco riprese a divampare dal suo sguardo.
Allora sempre senza parole mi congedò dicendomi di osservare con attenzione come avrebbe dilagato per le strade della sua Amata affinchè io e i miei fratelli potessimo imitarlo.
Si incamminò, e ogni suo passo era un bacio e una carezza offerte al cuore della Terra, ogni suo respiro un'offerta e una promessa d'amore al Cielo, ogni suo movimento una danza di trasformazione e di purificazione, ogni sua parola un balsamo per le anime intrappolate, ogni suo sguardo le parole: “Io sono Te, siamo sempre stati insieme dall'inizio dei Tempi”.
Quando sarebbe giunto quel momento gli animali sarebbero accorsi e avrebbero vibrato della sua vibrazione donandogli i loro doni, le piante lo avrebbero nutrito rivelandogli i segreti della Terra, le genti del mondo lo avrebbero abbracciato trovandolo nei loro cuori.
Così un'onda di luce avrebbe riverberato sulla Terra dissolvendo le ombre e trasformandola nel giardino viaggiante che era sempre stato inteso essere fin dagli inizi del tempo.
E l'uomo sarebbe diventato finalmente adulto ricordando il compito affidatogli dal Padre Suo, di servirlo nelle vigne della Madre che con amore infinito lo aveva custodito e generato.
Il tempo del Figlio sarebbe dunque giunto.


Ego