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Ho parlato con Gaia giorni fa. Non l'avevo cercata, era semplicemente venuta a me per salutarmi. Non sapevo che era lei perchè la sua armoniosa figura mi dava le spalle in mezzo a una cortina di stelle.
I neri capelli, di media lunghezza, le lambivano appena le spalle e si proiettavano su una schiena sinuosa in cui si vedevano chiaramente le dolci curvature della colonna e il profilo seducente dei fianchi. Vesti sottili le cingevano le natiche e il bacino.
Mi domandai chi fosse questa donna così succintamente vestita di verde,azzurro e marrone che appariva nel mezzo della meditazione.
Poi prima ancora che quel pensiero avesse termine, lei si voltò e mi sorrise.
Era gravida e aveva le mani posate sul suo grembo terracqueo, probabilmente accarezzava il Sudafrica e il Sudamerica, sicuramente l'emisfero australe.
Il suo volto era raggiante e luminoso, come spesso lo sono quelli di donne verso il termine della gravidanza. Aveva una serenità e un tale gioioso raccoglimento che subito mi sentii rapito da uno sconfinato amore.
Le ho detto : “Mio Dio, ma sei bellissima!”
Incurante mi domandò: “ Vuoi conoscere il mio futuro?”
Alla mia risposta affermativa rispose: “Ma prima dobbiamo partire dal presente”
La sua immagine scivolò fuori dal mio schermo visivo sostituita da un globo oscuro e metallico sospeso nel cosmo.
La sua voce non era scomparsa ma si era sostituita a comprensioni intuitive che colpivano il centro della mia fronte come anelli di energia dorata scivolanti dall'alto sopra un filo di seta.
Il globo era ovviamente il nostro pianeta, ma perchè mai appariva così tetro visto dallo spazio?
Presto mi accorsi che ancora risplendevano gli oceani e sui continenti la vita continuava a germogliare. Solo che un mortifero guscio metallico sospeso attorno all'atmosfera li ricopriva e impediva alla Luce del cosmo di entrare in profondità a baciare la sua pelle e le sue creature.
Quell'oscura presa, quell'estenuante morsa di dolore la stava inaridendo impedendole di fiorire.
“Hai visto cosa mi avete fatto? Sai cos'è questo sepolcro e perchè sono stata messa in catene?” mi domandò.
Si lo sapevo. I nostri pensieri di odio e le nostre emozioni di dolore avevano saturato l'atmosfera rendendo nostra madre una prigione permettendo ad entità oscure di proliferare sulla sua superficie. Noi con la nostra incontinenza, con la nostra mancanza di integrità e amore avevamo chiamato carnefici e secondini sempre più violenti e aggressivi. L'inevitabile esito della nostra stupidità mi veniva chiaramente presentato. Un profondo senso di rammarico e impotenza mi avvilupparono.
“Ma perchè ti rattristi? Sono venuta a te per salutarti e rallegrarti”
“ Ma come? Ti stiamo rendendo un deserto, stiamo strappando la vita dal tuo seno, abbiamo coperto la tua lucentezza azzurra con uno sterile schermo di odio e tu ancora sorridi?”
“Oh ma allora non ricordi? Non hai capito chi è il mio Sposo? Non sai di chi sono gravida?”
“Chi è?” domandai timidamente.
“Guardalo!” disse perentoria
Gli occhi iniziarono allora a oscillare ritmicamente a velocità via via più elevata.
Il corpo si accese accarezzato da ondate di piacere sempre più sostenute. La mente sembrava stesse per prendere fuoco.
“Oddio No. Non è possibile!”
Una gigantesca Colomba di luce apparve in mezzo a una Croce fiammeggiante.
E dietro di Lei cieli infuocati di tutti i colori stavano germogliando stelle e galassie.
Diamanti, spirali, otto rovesciati, piramidi e migliaia di simboli soffiavano vorticosamente ai lati della visione.
Quella visione stava facendo evaporare il mio corpo.
Eppure era Amore, era Intelligenza pura e radiante. Stavo scomparendo, mi stavo sciogliendo in vortici di emozioni incontenibili eppure iniziavo a capire, iniziavo a ricordare.
“Ma cosa significa? Da dove arrivano queste immagini?”
“Perchè fai finta di non ricordare. Lo sai chi è!”
Uno struggimento divorante avvolse allora il mio cuore e non potei trattenere le lacrime che inondarono il mio volto.
Stavo ricordando il futuro e il passato contemporaneamente.
Ma perchè mi aveva lasciato? Perchè mi aveva abbandonato in questa prigione? Perchè aveva permesso che coltivassi tutto quel dolore vita dopo vita. Perchè aveva permesso che lo dimenticassi?
Si lo sapevo il perchè. Sapevo di averlo liberamente scelto e mentre lo sceglievo avevo incontrato brillanti che gli avrei donato appena avessi potuto riabbracciarlo.
“Hai capito allora chi è il mio Sposo? Hai capito cosa sottintendono quelle Immagini e quelle Visioni?
E' il Cristo, è l'Amore, è il Logos e nessuna mente potrà mai completamente capirlo seppure sia il fondamento delle vostre stesse anime, la Luce con la quale siete stai forgiati.
Lui è il Padrone del Tempo e delle infinite traiettorie di questo Universo.
Potrete soltanto tornare ad essere Uno con Lui ed Io con Voi; per partorire infiniti nuovi mondi, per generare inesauribili avventure e storie e racconti con i quali incantarci e applaudirci per l'Eternità.
Lui è l'Entrata e l'Uscita verso una Luce ancora più grande e quando lo capirete sarà finito il vostro sogno di uomini. Ma quel tempo è ancora di là nel futuro seppure sia già avvenuto”
“Ma allora Madre che cosa avverrà?”
“Tu cosa vuoi?” mi suggerì scherzosa
“Lo sai! Non ho più niente in cui credere eccetto il mio cuore”
Sorrise
“Ma non hai visto sotto, nell'oscurità della mia atmosfera qualcosa scintillare?”
Ah si! Adesso potevo vedere chiaramente che c'erano alcuni punti di luce che risplendevano in numerose parti del globo. Quei punti di luce erano estremamente contagiosi e stavano accendendo altri punti ovunque sulla sua superficie. Si univano, formavano gruppi momentanei, si lasciavano e andavano a toccare altri esseri e tutti, seppure all'inizio a intermittenza, si stavano illuminando e iniziavano a portare la loro luce ovunque.
Poi concentrazioni di anime luminose sempre più numerose iniziarono a raccogliersi in punti strategici e a formare colonne spiraliformi proiettate verso il cielo. Migliaia di esseri come flussi ondosi di energia stavano ascendendo verso il guscio metallico che avvolgeva l'atmosfera. Toccatolo, iniziarono a spingere e a premere, sempre più numerosi. L'energia aumentò.
Si formarono buchi attorno al guscio lasciando finalmente entrare la luce.
Le anime presero a uscire dalle brecce come flussi inarrestabili mentre i più forti tenevano aperti i bordi delle aperture impedendogli di richiudersi. E poi tutti insieme, finalmente fuori dall'atmosfera, furono travolti da una nuova e indicibile consapevolezza e ricordarono la propria stellare provenienza.
Presto finirono di smantellare quello che ancora rimaneva della morsa metallica e l'atmosfera venne ricoperta di aria purissima e cristallina che infiammò la terra di colori e sfumature mai viste.
“Mio Dio! E' fantastico.” urlai mentre piangevo di gioia.
“Voi siete fantastici. Tutti voi che avete fede, che avete amore, che scegliete la libertà che non offende, che state ricordando che siamo tutti parte di un unico meraviglioso disegno scolpito nei vostri cuori. Grazie per tutta quella gioia che consapevoli o meno inviate nell'atmosfera ogni volta che amate incondizionatamente”
“E poi cosa succederà?”
“Quello dipenderà solo da voi e dalla vostra Immaginazione. Hai mai pensato di diventare un Giardiniere?”
Allora vidi me stesso ridere e ridere seduto insieme ai miei cari disposti in cerchio sopra un magnifico campo erboso di una verdeggiante collina. Una luce delicatissima trasfigurava in gioia i loro volti. E i loro volti erano chiaramente i mosaici di numerosissime vite in cui ci eravamo incontrati e lasciati per poi riprenderci innumerevoli volte.
E tutto era così leggero, così semplice, così naturale. Stavamo ridendo a crepapelle delle nostre avventure e delle nostre illusioni come appena risvegliatici da un brutto sogno.
Ma era ormai un altro luogo, era un'altra terra pur essendo sempre la nostra dolcissima Gaia.