martedì 31 marzo 2009

Evoluzione dall'Oltre




Qualcuno ha detto l'universo non è solo più strano di quanto immaginiamo, l'universo è più strano di quanto possiamo immaginare. Ed è vero non appena rifletto sulla mia stessa natura e su quanto mi viene svelato nel tempo. Ciò che prima mi sembrava assurdo e improbabile ora ha assunto la dignità della possibilità se non della probabilità. E' vero, per mia stessa natura, sono stato attratto da dimensioni che erano velate alla normale percezione dei sensi e del raziocinio comune. Sono stato spinto ad affrontare e sondare nella mia stessa mente cartografie impossibili dove tutto quanto avevo letto e studiato ha assunto un valore e una parvenza di verità. Ho incontrato divinità e archetipi che parlavano come parti autonome eppure indissolubili di me stesso. Non avrei mai creduto che un simile contraddittorio e mitologico contenuto avrebbe acquistato pian piano un senso per la mia mente e addirittura un barlume di esistenza. Non avrei creduto di poter incorrere continuamente in tali coincidenze o meglio sincronicità da non meravigliarmi dell'estrema plasticità della realtà; come se un occhio superiore, forse una Natura più espansa di me stesso, mi osservasse e ricreasse gli ambienti con un fine suo proprio, a volte incomprensibile, a volte chiaramente didattico.
E ancora di più non potevo credere che quanto presagivo e intuivo vero seppure invisibile sarebbe via via diventato una possibilità anche per altri, una magica inquietudine anche per i miei cari che certo avevano scelto altri percorsi e differenti letture.

Nonostante l'assurdità mi sorprendo a pensare che l'Immaginazione o altri Piani stiano invadendo e prendendo piede sulla comune realtà di consenso fino a farla assomigliare sempre più al sogno di Qualcun'altro. O forse siamo solo Noi stessi che stiamo cambiando collettivamente sottoposti a forze evolutive di cui inevitabilmente non comprendiamo completamente lo scopo e il senso. Forse ci stiamo solo immaginando o veniamo immaginati diversamente all'interno di una matrice prodotta dalle nostre stesse coscienze. Mi rendo conto che ho grossi problemi a definire chi agisca su chi all'interno di una realtà che vedo come multidimensionale e frattalica e dove il principio di identità e la logica tendono a sciogliersi.
Magari stiamo cambiando i parametri del Gioco in maniera decisamente più rapida di quanto mai sia avvenuto nella Storia e questo sta determinando una drastica accelerazione di eventi improbabili e contraddittori che altrimenti sarebbero rimasti spalmati su una linearità temporale decisamente più estesa e confortevole da darci il tempo di giustificarla e capirla senza allarmarci.
Certo non tutto quanto immaginiamo si concretizza, ma chissà quale forza ha condensato un fenomeno nella realtà facendone una verità per tutti.
E a proposito della natura della storia voi potete anche essere sicuri che l'Universo prima di Giordano Bruno già contenesse infiniti sistemi solari o che Urano e Nettuno vorticassero nascosti assieme ai pianeti visibili prima del '800, ma per la mia fragile mente non è così scontato.
Laddove altri vedono un universo statico che si svela di fronte alla scrupolosa indagine conoscitiva dell'Uomo io vedo l'Essere che si svela a se stesso nell'attimo prendendosi magari anche per il sedere.
C'era o non c'era quella Legge e perchè adesso tutto improvvisamente combacia? E' sempre stata o l'Inconscio collettivo ci ha teso l'ennesimo tranello, si è svelato un altro velo di fronte al suo pubblico.
Ma allora Dio sarebbe un'indecente esibizionista e gliene direi quattro se non amassi terribilmente la sua esibizione.
Forse non è esistito alcun passato o è esistito un passato che può continuamente essere reintepretato alla luce dell'Adesso, alla luce di ciò che riconosciamo collettivamente vero nell'atto creativo e ricreativo di ricordare e darci una provenienza e un'origine.
Mi sembra che tutte le correnti e le filosofie prodotte fin'ora non siano che i frutti inevitabilmente contraddittori eppure veri di un medesima radice senza Nome che ha il suo inizio e la sua fine nella natura stessa della Coscienza e dell'Uomo quale abissale profondità autoesplorante.

Come potrebbe essere vera una singola affermazione se l'informazione stessa non arrivasse da una illimitata realtà fuori dal tempo che però in esso si svela apparendo sempre nuova eppure identica seppure distorta?
Ma allora se siamo diretti da questa realtà dell'Oltre, che non ha memoria perchè non ha tempo, possiamo ancora credere di essere noi a muoverci verso la conoscenza o è lei a cercarci famelica come un rapace che segua la propria inconsapevole vittima dall'alto?
Quale sarebbe il suo obiettivo se non il rendere le nostre menti e le nostre biologie adatte ad essere fecondate e scolpite dalla sua volontà?
E non importa quale mente abbia per primo scolpita, l'importante è che quella visione sia arrivata anche a noi, a stupirci, commuovendoci o terrorizzandoci.
Cosa debbono aver pensato gli innumerevoli artisti e scienziati che contemporaneamente, senza contatto alcuno, hanno lavorato alle stesse opere e agli stessi progetti magari realizzandoli a distanza di pochi giorni? Magari non hanno pensato niente di rilevante e non hanno creduto di esser stati usati, di aver fatto da tramite per una nuova visione che non poteva che nascere.
Perchè Lui o Loro, chiamiamolo pure Inconscio Collettivo, fa così: ti fa desiderare di ricercare quanto ha intenzione di svelarti. E lo fa colpendoti nell'Essenza, perchè quell'Essenza è Lui stesso.
Inscrive nel tuo cuore una legge, che è la sua legge e improvvisamente ti accorgi che non puoi che cercarlo attraverso i riflessi di cui ti ha fatto innamorare; un sogno romantico o di odio, di libertà o schiavitù, di costruzione o distruzione o Lui stesso nella sua Inesauribilità Creativa.
E non ti nega niente, che tu scelga un incubo o un paradiso, perchè con te sceglie Lui stesso, perchè pur rispettandola non è bloccato da una morale qualsiasi.
Proteste obiettare che cerco di affermare, certo non dimostrare, congetture metafisiche e spirituali ma non è questo il mio scopo. Il mio scopo è comunicare lo stordimento che provo nell'atto di volere, nel desiderare, nel conoscere, nell'Esserci di fronte a un'Esistenza paradossale che pur esigendo stabilità e ordine si apre a un divenire logaritmico di sorprese e immaginazioni tali da far impallidire la propria stessa capacità di sognare.

5 commenti:

anto-az ha detto...

ti sei innamorato timor!,ecco l'amor....la forza piu potente del kosmos.
sento che ti ha preso "seriamente" nè sono felice, molto.

Timor ha detto...

Grazie Anto-az! Ma quanto è dura la notte oscura dell'anima quanto non si riesce più a scorgere il suo volto e la tua identità appare solo come un abisso di miserie senza luce.
Il sempre verde mito di Eros e Psiche.

Ti lascio con questa poesia

Oh quante bastonate mi ha dato!
E quante risate ci siamo fatti.
Affinchè capissi, affinchè mi sciogliessi
per poi restaurarmi nuovo e innocente.
Le strette feritoie del mio vecchio Io
lacerate dalla Sua Potenza
stravolte dal Suo Amore Insaziabile.

Allora consumami pure, Ladro di illusioni,
lasciami per l'eternità senza dimora
che non sia il Tuo lucente Cuore di Fuoco.

Tu che mi hai aperto all'Infinito
con un battito delle tue ciglia,
concedimi mondi sempre nuovi.

Prometto,
abboccherò a ogni tuo amo
scoprirò galassie nei tuoi giardini
e come bambini giocheremo instancabilmente
con le sabbie del tempo.
Ma non ti velare mai più,
non nasconderti più
a coloro che sanno che ti chiami Amore

anto-az ha detto...

la via è lunga e faticosa ed il risultato non è garantito,amenochè non nè sei destinato.

la cosa non è facile ma,puo essere semplice.

siamo in viaggio!

la poesia, dolci ed amare carezze.

Zret ha detto...

Quante volte mi sono chiesto, carissimo Timor, se la Coscienza possa non solo plasmare, ma anche far affiorare all'esistenza interi mondi! Sono i tuoi pensieri abissalmente elevati e talora duro fatica ad innalzarmi alle tue altezze dove prende la vertigine, ma l'aver abbandonato il misero senso (?) comune ti rende un viaggiatore audace ed eroico.

Buon viaggio!

Elixam ha detto...

"una Natura più espansa di me stesso, mi osservasse e ricreasse gli ambienti con un fine suo proprio, a volte incomprensibile, a volte chiaramente didattico."
... spesse volte infernale, Timor, per quanto mi riguarda.
Non riesco proprio ad avere l'acutezza per SENTIRE un messaggio, una necessità.
A volte si svela, e s'intende, ma poi questo non cambia, non trasforma...passata la rivelazione, basta poco tempo che si ripropongono le stesse paure, gli stessi mondi che riportano lo stesso tema di conflitto alla base... o memorie e mondi non solo assolutamente incomprensibili, ma dolorosi, abbandonati, senza luce né speranza... né testimonianza di essi... abissi di delirio mentale.