lunedì 14 settembre 2009

L'Uomo Solare


È scritto infatti che Dio è luce, non la luce che vedono i nostri occhi, ma quella che vede il cuore, quando sente dire: è la Verità. (Sant'Agostino d'Ippona)


Nel tempo del sogno ho visto un uomo scendere dal Sole lungo un sentiero dorato.
Tutto nero, lo circondava una corona iridiscente mentre come un'eclissi avanzava oscurando la luce immobile dell'estate.
Si avvicinò lentamente come se avesse tutto il tempo eppure senza esitazioni né incertezze era il suo passo.
Giuntomi appresso vidi che aveva il volto fiero di un uomo e lo sguardo dolce di una donna.
Mi sorrise e con occhi d'amore cominciò il suo canto d'arcobaleno.
Il suo canto non aveva parole, il suo canto erano irraggiamenti che salivano dal suo petto di fuoco per uscire dalle nere profondità delle sue pupille come bagliori in mezzo al buio.
Con questa luce mi parlava, con l'amore mi scioglieva e mi cullava dentro notturne correnti marine.
Mi disse che era il futuro, il futuro che era sempre stato presente dentro al cuore dell'uomo.
Era il bocciolo nascosto nella notte, lavato dalle lacrime della rugiada e sbocciato al sorgere del sole.
Era la stella del mattino e della sera.
Era il Genio Solare che accoglie in sè l'abissale e oscura Totalità dalla quale era stato partorito.
Era il Vuoto che si muove nel mondo, vuoto di qualsiasi energia che non fosse Amore e Giustizia.
Era una Mente disciplinata, tagliente come ossidiana al servizio dei sogni dello Spirito, una Mente così vuota di sé che come una galleria perfetta di specchi rifletteva senza distorsioni la luce del Creatore diffondendola con spietata determinazione ovunque fosse stato dettato dalla Necessità.
Era un'Antenna Cosmica e il suo Corpo il ripetitore da cui emanavano e riverberavano delicatissime le onde d'amore di Dio.
Era così incorruttibile e puro che le ombre si scioglievano al suo passaggio pur affollandosi intorno avide della sua Luce
Era così Vuoto, così privo di volontà umana e così pieno di Verità indicibile che quando toccai tremante la sua pelle d'ebano il mio intero corpo e il tempo stesso si congelarono ed il mio piccolo io partecipò per un poco della sua stessa Natura.
Neanche il tempo per avere paura e mi rapì trasformandomi in un'Arca di Diamante. Un arca dalle infinite facce, che poteva viaggiare ovunque senza muoversi espandendosi istantaneamente attraverso le reti di informazioni e strutture dell'universo.
Vibravo con la velocità e l'atemporalità della Luce ed il mio corpo era infinito quanto il sognare. Ridevo nella perfezione e nella meraviglia della Cosa Una cavalcando i cieli del mio spirito dove ogni fantasia era verità e creazione, dove ogni gesto era musica e luce, dove ogni atomo era una stella e un infinito che custodivano universi dentro universi.
Come potrebbero le parole trattenere e riproporre quello che sono stato in quell'attimo se adesso sono così piccino e le orecchie di questo mondo così addormentate?
Infine, questo lo ricordo bene, venni portato nella Piramide del Sole dove le sempreverdi parole che tutto contengono sono scritte a grandi lettere nel granito eppure dalla moltitudini vengono ignorate.

Tutto è Perfetto, Tutto è Eterno, Tutto Vive, Tutto cambia pur rimanendo se stesso,Tutto è Amore.
Pertanto la Morte non esiste ed è soltanto trasformazione e cambiamento di stato.
Sentire altrimenti vuol dire essersi scollegati dal Flusso Incessabile della Verità ed essersi persi in un labirinto di ombre, vuol dire aver deciso di isolarsi e di negare la Totalità che noi Tutti siamo.
Il dono della scelta è stato ormai conosciuto e il frutto del Bene e del Male assaggiato nella sua interezza. A te, viaggiatore, decidere se nasconderti e negarti o partecipare all'Eternità dell'Albero della Vita, lasciando che la sua Linfa d'Amore ti pervada rendendoti perfetto e immortale.

All'improvviso venni risucchiato nel mio corpo e mi trovai inginocchiato e ansimante di fronte all'Uomo venuto dal Sole che mi guardava con occhi cangianti. Mi accolse con la dolcezza di un cerbiatto ma come mi ebbe sollevato il fuoco riprese a divampare dal suo sguardo.
Allora sempre senza parole mi congedò dicendomi di osservare con attenzione come avrebbe dilagato per le strade della sua Amata affinchè io e i miei fratelli potessimo imitarlo.
Si incamminò, e ogni suo passo era un bacio e una carezza offerte al cuore della Terra, ogni suo respiro un'offerta e una promessa d'amore al Cielo, ogni suo movimento una danza di trasformazione e di purificazione, ogni sua parola un balsamo per le anime intrappolate, ogni suo sguardo le parole: “Io sono Te, siamo sempre stati insieme dall'inizio dei Tempi”.
Quando sarebbe giunto quel momento gli animali sarebbero accorsi e avrebbero vibrato della sua vibrazione donandogli i loro doni, le piante lo avrebbero nutrito rivelandogli i segreti della Terra, le genti del mondo lo avrebbero abbracciato trovandolo nei loro cuori.
Così un'onda di luce avrebbe riverberato sulla Terra dissolvendo le ombre e trasformandola nel giardino viaggiante che era sempre stato inteso essere fin dagli inizi del tempo.
E l'uomo sarebbe diventato finalmente adulto ricordando il compito affidatogli dal Padre Suo, di servirlo nelle vigne della Madre che con amore infinito lo aveva custodito e generato.
Il tempo del Figlio sarebbe dunque giunto.


8 commenti:

Anonimo ha detto...

Nella purezza degli occhi di un bambino c'è più verità che in migliaia di pensieri e pagine scritte.
Nell'ardore di un guerriero leale e coraggioso è già contenuta la vittoria.

Anche i cigni reali s'inchinano in saluto amorevole alla bellezza raggiante di luce del Grande Piccolo Principe!

Timor ha detto...

Ecco la conoscenza degli Illuminati che scimmiotta la scienza di Dio....

http://www.youtube.com/watch?v=QmV_LWd-KKE&NR=1


ma per quanto profonda possa essere la loro conoscenza senza il Cuore non arriveranno mai al Nucleo e all'Eternità Splendente del Kristallo

Zret ha detto...

Una pagina vibrante di luce purissima. E' il segno di una naturale adesione all'essenza, la testimonianza di un vissuto che non ha nulla di letterario, perché intimamente esperito.

Ciao!

paolo ha detto...

Nelle tue esperienze non mi sembra di ravvisare materiale simbolico ricollegabile alle Tradizioni spirituali note. Figure ed entità dall'aspetto inusitato che non parrebbero rientrare in nessuna iconografia che ci sia abituale.

Tutto ciò incarna forse un diverso e prima d'ora inespresso modo di esperire il Sacro?
O è questo il mondo di immagini proprio a chi si è inoltrato assai in là nella via che conduce nei paraggi all'Assoluto?

Ad uno come situato nemmeno ai piedi della Montagna Sacra ma dritto giù in fondo alla valle, verrebbe da pensare come prima cosa che le esperienze che descrivi si inseriscono a buon diritto nel filone New Age.

Non hai certo bisogno di difenderti da simili illazioni ma forse qualche delucidazione in merito ce la potresti fornire.

Timor ha detto...

Oh Paolo non posso offrirti le spiegazioni che cerchi.
Non sarebbe giusto e non condivideresti, ed io avrei perso un'occasione per toccarti il cuore semmai ne sia stato in grado.

Ma intanto ti offro una storiella zen

Un dotto filosofo si recò un giorno da un monaco zen, conosciuto come uomo di grande saggezza, con lo scopo di metterlo alla prova sui massimi temi della conoscenza.
Avendolo accolto con sobria gentilezza e disponibilità, il monaco si diede subito a preparare il tè - così come si conveniva - mentre l'altro, ansioso di arrivare al vero motivo dell'incontro, iniziava subito un'accorata e profonda dissertazione sulle tesi sostenute dalle attuali scuole di pensiero e su quelli che invece erano, secondo lui, gli errori in cui erano incorse.
Di tanto in tanto si interrompeva, per chiedere una conferma o un parere al monaco, ma poiché questo appariva totalmente assorto nei gesti attenti e precisi del ch'a (l'antico rito della preparazione del tè), riprendeva le sue argomentazioni, intrecciando abilmente i fili logici che avrebbero giustificato l'esattezza delle conclusioni cui era giunto. E così, quando finalmente giunse il momento di servire la bevanda, l'impalcatura teorica era costruita e apparentemente ben solida.
"Che ne dite: siete d'accordo?" chiese per l'ennesima volta il filosofo.
Il monaco, in silenzio, poggiò la tazza piena davanti al suo ospite.
"Non volete onorarmi con un vostro parere?" insistette questo.
Senza una parola, il monaco riprese a versare altro tè nella tazza, facendolo traboccare e spargendolo tutt'intorno.
Prima sorpreso, poi profondamente colpito e commosso, il filosofo si inchinò con grande devozione: "Vi ringrazio di cuore. Ora so che la mia mente è come questa tazza: troppo piena di ciò che già contiene per poter accogliere ciò che ancora non conosce. E ora so anche che ciò che dicono di voi risponde a verità."

Sappi che dentro il filone New Age ci sono raggi che sono difficili da riconoscere dentro la Tradizione seppure sia difficile separare il grano dal loglio.
Ma della Tradizione, scritta da uomini imperfetti per quanto grandi, che te ne frega se non sai piangere d'amore e ballare in mezzo alle strade?
Come potrebbe allora lo Spirito entrarti dentro se i tuoi pensieri annuvolano la tua anima? Come potresti ricevere il Tuo Insegnamento particolare, che viene dal tuo Intimo, se continuamente lo confronti con quanto credi sia vero ma che ti ha confinato dentro una prigione?
Devi ritornare alle origini del tuo sognare. Devi ricordarti di te bambino.
Se vuoi tornare al Padre non puoi che piangere fra le braccia di tua Madre e chiederle dove sia finita in tutto questo tempo. E quando avrai pianto tutte le tue lacrime fra le sue dolcissime braccia e sarai stato pulito delle illusioni di questo mondo potrai avviarti verso il Sole del Sè.
Ricordati di piangere

Con affetto Massimiliano

profumodirosa ha detto...

Non posso vantarmi di conoscere la Tradizione, ne di cosa sia o non sia New Age...E'la mia anima che sceglie di vibrare in sintonia con determinati pensieri,idee, sentimenti, sensazioni.E'stato per me un grandissimo regalo di potermi sintonizzare qui.
Qui si respira con l'Anima e c'è un equilibrio perfetto, altissimo della Tradizione con la dimensione intima, perchè irradiato direttamente dal Cuore Eterno.E'quasi impossibile trasmettere con le parole lo splendere del Sempre Splendente, ma qualcuno riesce a farlo e allora dalla sua mente, dalla sua bocca le parole diventano PAROLE=Angeli, che ti accarezzano nel profondo del cuore con una tenerezza irresistibile, infinita, tanto desiderata dal tuo intimo sentire...
Ho sentito espandersi la mia anima in un dolce ritmo di estasi elevata, in un canto supremo della Gioia-Amore, in quello che E' il Fremito della Vita...
grazie, Timor*

Unknown ha detto...

il silenzio è piu completo delle parole...

sono qui,ho letto e sentito !

hehehe musia sacra huhuhu

vi sorrido
vi abbracio forte forte...(forte)

il tokos

Unknown ha detto...
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