giovedì 23 aprile 2009

Flatland



"Ogni giorno mi stupisco sempre più di come certi "Enti o Strutture" si infiltrino nelle comune realtà di consenso veicolando nelle nostre menti rappresentazioni analogiche che suggeriscono un possibile, prossimo cambiamento di stato"

5 commenti:

paolo ha detto...

Bisognerebbe vedere che cosa intendi per 'enti o strutture che si infiltrano nella comune realtà' per rendersi conto di ciò che vuoi significare.

Trattasi di entità non visibili ai comuni sensi e/o di clichés vale a dire schemi progettuali che ancora attendono una qualche concretizzazione a partire dal piano mentale nel quale sono stati concepiti?

Timor ha detto...

@ Paolo le due possibili interpretazioni che poni come una domanda sono entrambe corrette ma credo insufficienti.
Ho cercato di rispondere magari in maniera inadeguata nel post sull'Oversoul.
Mi rendo conto quanto sia difficile essere chiari su questo punto.
Puoi pensare a questi Enti anche come Idee Platoniche o Archetipi spalmati nella storia e nella tua psiche che però sono geometrie di flussi che ci dirigono verso un destino contemporaneamente personale e collettivo. Non sono progetti ma potenzialità che ci attraggono come cause finali con infinite soluzioni.
Sono strutture intelligenti, fluide e razionalmente paradossali come un ipercubo in movimento o un dipinto di Escher.
Sono la materia oscura dei fisici, il silenzio fra le note, il vuoto fra le percezioni dove sbatte insistentemente l'infinito a colpi di Gong, il nulla stellato dietro alla maschera dell'Io. Sono Universi autoreferenziali che modellano e sono modellati dall'Unico osservatore che si rende molteplice.
C'è un disegno nella Storia eppure non può essere trovato. Nessuno può leggerlo o raccontarlo; si può solo esserlo laddove tutte le storie, come infinite rette, convergono in un unico punto adimensionale

Mi rendo conto di non essere, con una simile descrizione, d'aiuto alla mente analitica e investigativa, ma così li sento e li percepisco.
Descriverli, inquadrarli in un'unico schema vorrebbe dire mentire; allora posso solo suggerire sperando che il mio interlocutore senta e ricordi.
Il filmato proposto ha quindi valore solo in termini analogici o meglio allusivi con una realtà prossima che non sappiamo ancora decodificare ma che sento ci sta esplodendo dentro

Anonimo ha detto...

Grande, grande, grande Timor. Non dico altro, potrei essere meno gentile e molto meno grande di te....maestro!

Anonimo ha detto...

Un pensiero lucido, una descrizione puntuale, sia pur complessa, di un fenomeno che instilla ed evoca immagini che colletivamete proiettiamo e concretizziamo giorno dopo giorno, anche se tutto in realtà si realizza atemporalmente. La metafora del video, inevitabilmente, rende il concetto seplice anche se meno interessante di ciò che potenzialmente SARA'. Ottimo blog, un caro saluto.

Davide ha detto...

Ci sono anch'io tra i tuoi lettori....