lunedì 6 aprile 2009

Fractalic Oversoul




Noi possiamo pensare all'anima o a un'entità come a un computer vivo e cosciente, divinamente ispirato che programma la sua esistenza, ma questo computer è così largamente dotato di fantasia che ognuna delle varie personalità che Lui programma crea poi delle realtà assolutamente impensabili dallo stesso computer (estratto da Seth speaks Metaphysics of Counceling)”

La parola anima si riferisce a un concetto astratto dall'incerto e non univoco significato. L'uso e l'abuso di questo termine nel corso della storia del linguaggio ha prodotto una inevitabile diversificazione degli attributi ad esso riferiti provocando una sovrapposizione confusa e inestricabile di significati che ne rendono impossibile attualmente una descrizione unitaria e univoca. Solo una regressione all'analisi etimologica e poi storica della parola stessa attraverso uno studio minuzioso di come questo termine sia stato utilizzato in maniera pervadente e ricorrente, praticamente onnipresente, in tutta la cultura religiosa, filosofica, spirituale e psicologica ci permetterebbe forse di creare una cartografia, un complesso di insiemi di definizioni intersecantesi tali da illustrarci visivamente la varietà dei significati attribuiti a questo termine.
Nonostante un simile studio ci permetterebbe un'interessantissima analisi delle evoluzioni e dei capovolgimenti del pensiero umano che si sviluppano attraverso la comprensione soggettiva e quindi inevitabilmente distorta ma creatrice delle astrazioni, desidero, anche per rispondere alle domande di un amico poste su un altro blog, descrivere come soggettivamente intendo il concetto di anima.
Sorvolerò sul concetto di Anima in senso religioso e gnostico come un un ente immortale da purificare e da salvare che potremo facilmente identificare con la psiche; sorvolerò sul concetto di anima junghiana come elemento inconscio complementare dell'identità conscia del maschio, sorvolerò sul concetto di anime platoniche, galeniche etc. come energie, livelli di consapevolezza e disposizioni dell'individui etc,etc.
Le poche interpretazioni sopraelencate sono a mio avviso corrette e vere dal loro punto di prospettiva perchè si riferiscono a enti o dinamiche che hanno un effetto reale e documentabile sulla natura umana, ma rimangono, come tutte le teorie e i sistemi di pensiero, semplici cartografie adatte a catturare solo alcuni aspetti magari più o meno distorti dell'esperienza umana.
Mi propongo la stessa operazione: di suggerire un'altra cartografia sviluppatasi all'interno di un percorso di crescita e di stimolanti letture in cui ho riconosciuto e trovato descritto quanto personalmente vissuto e sperimentato; mi propongo in realtà di non creare una vera e propria mappa, necessariamente falsa, ma di suggerire delle possibili rappresentazioni dell'Anima.
In questa mappa identifico il concetto di Anima, sarebbe meglio usare il termine inglese di OverSoul cioè SovraAnima, con quello del Sé superiore inteso come Ente conglobante il sé piccolo e temporalizzato. Per usare un paragone vedantico potremmo riconoscerla nell'Atman fatto della stessa sostanza, identico eppure distinto dal Brahman perchè collegato in maniera particolare a una individualità in formazione o Ego
«Qualunque sia questa essenza sottile, tutto l'universo è costituito di essa, essa è la realtà di tutto, essa è l'atman. Quello sei tu ("Tat tvam Asi")» Chandogya Upanisad

Ciò che ci è soggettivamente permesso di sapere e percepire della Infinita Creazione di Dio si svela attraverso la scenografia prodotta da Anima.
Immaginate che Anima sia l'interfaccia con quanto vi circonda e la vostra capacità di comprenderlo.
Potremmo dire allora metaforicamente che Anima è una culla e una madre per l'ego umano, che è il campo di addestramento dove l'io ha scelto di cimentarsi e dove viene sottoposto a prove ed esperienze sapientemente curate e cronologicamente appuntate.
L' Anima è la spietata insegnante che non nega amare lezioni ai suoi alunni pur di farli crescere.

Per una più facile comprensione intuitiva di ciò che intendo per Anima devo ricorrere al concetto di di frattali e oloni. I frattali sono oggetti geometrici che si ripetono nella loro struttura allo stesso modo su scale diverse, ovvero che non cambiano aspetto anche se visti con una lente d'ingrandimento. Questa caratteristica è spesso chiamata auto-similarità (self-similarity).
Gli oloni sono una parte di un sistema complesso, che hanno una propria individualità, ma sono anche parte integrata di un sistema di ordine superiore che ha caratteristiche emergenti e creative non deducibili dalla semplice sommatoria degli oloni che lo compongono.
L'olone è composto da altri sotto-sistemi, che solitamente sono degli oloni anch'essi.
Immaginando di applicare il concetto di frattale e olone alla incredibile e inesauribile varietà dell'esperienza umana nella sua Totalità possiamo vagamente riferirci a ciò che è Anima: un livello superiore di struttura della realtà che trova però sempre nell'individuo il suo centro di osservazione.
Intendo con questo che l'Anima è indissolubilmente legata alla coscienza individuale: è quanto l'individuo ancora non sa di sapere di sé stesso o semplicemente non ricorda; è il riconoscimento di appartenenza a una propria identità più grande e complessa che probabilmente coinvolgente altre personalità, forse di altre vite o di altri spazi.
Essendo olone a un livello più alto della consapevolezza umana Anima possiede caratteristiche emergenti e nuovi gradi di libertà insospettabili all'obnubilata coscienza attuale.
Anima però interagisce con l'io in un mutuo scambio perchè quest'ultimo è colui che è deputato a ricamare, su un piano più elementare, attraverso il suo libero arbitrio e la sua propria autodeterminazione creativa le superfici di un disegno infinito e frattalico.
Se cresce l'uomo cresce anche l'Anima e così Dio salendo i gradini della Totalità, ma l'uomo ha bisogno di Anima e Dio per crescere e capirsi.
Nulla è scontato nell'Universo e i movimenti sono sempre spiraliformi e autoadattativi a feedback; la causa agisce sull'effetto che a sua volta ritorna sulla causa espandendola.

L'Anima è l'intermediaria ma anche il rappresentate momentaneo di Dio per l'essere umano. Il primo aspetto comprensibile della propria Divinità Interiore.
Per questo appare legata individualmente a ciascun io pur essendo un collettivo di individualità profondamente intrecciate.
Anima è l'Uomo che a un livello di coscienza superiore si è riconosciuto in tutto ciò che ha esplorato; è pertanto libera singolarità eppure anche una moltitudine; l'io può dialogare con Lei come con un'individualità sempre nuova e sfaccettata.
Dio è un diamante dalle infinite facce e Anima rappresenta le facce di Dio che la nostra individualità è momentaneamente in grado di riconoscere.
Se l'uomo cresce, così cresce la sua Anima cioè la luce che riesce a proiettare sul Mistero di Dio.
Anima ha bisogno del suo passato che è l'uomo così come quest'ultimo ha bisogno del suo futuro che è Anima.
Ma Anima esiste indipendentemente dall'uomo e lo genera perchè sto parlando di uno spazio atemporale dove il futuro è una realtà archetipalmente più antica e profonda della Realtà.
Le identità ritornano al futuro avvicinandosi alla Sorgente che è l'Origine in cui si soluzionano tutti i paradossi e le polarità; certamente con qualcosa in più e di necessario: la conoscenza dei limiti e della separazione, la conoscenza della polarità che non può essere espressa nell'Unità della Sorgente.
C'è necessità e libertà nella creazione; è tutto molto libero seppure supervisionato.
La creazione è un insieme infinito di sogni ben organizzati e olonicamente strutturati su frequenze differenti.
Anima è forse per dirla in termini musicali, l'ottava superiore dell'individuo.
E' un ente che si costruisce nel tempo attraverso le nostre scelte, eppure è un attrattore che già esiste e che ci modella nelle scelte stesse.
Ma è anche un collettivo come lo è l'individuo stesso quando si accorge delle sue profondità.
Perchè gli individui sono il frutto unico e libero degli ambienti in cui si sono sviluppati e quindi di per se stessi una moltitudine.
Capire l'altro è capire una parte di se stessi; non possiamo capire ciò che non com-prendiamo e man mano che ci capiamo il mondo stranamente si allarga e si stratifica invece di rimpicciolirsi.
E non c'è solo l'ambiente tridimensionale comprendente già un vastissimo milieu fisico,emozionale e mentale; ci sono ambienti onirici, imprinting incomprensibili, vissuti sepolti nell'inconscio eppure determinanti un'impronta unica nella psiche dell'individuo.
Tutti questi ambienti vissuti e riconosciuti strutturano l'io e sono il prodotto dell'attività creatrice e molteplice di Anima.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

e bravo timor, lo sai che sono ignorante e mi fai un pò strippare, ma ti seguo.
Bello il filmato ma dove trovi il tempo e dove l'ispirazione?
Ciao, fatti sentire

Timor ha detto...

Ah le lunghe e insonni notti di guardia!!!

Ecco la fonte della mia pazzia

Ciao e grazie

Elixam ha detto...

"man mano che ci capiamo il mondo stranamente si allarga e si stratifica invece di rimpicciolirsi."

ecco...hai centrato in pieno cosa mi fa uscire pazzo!!
Un bacio.